La scultura più diffusa fu quella in pietra e lo stile si differenziò a seconda della zona: nella penisola di Nicoya prevalse la produzione di figure umane grandi particolarmente curate nel viso, oppure scolpite in bassorilievo, oppure ancora in forma duale caratterizzata da un lato raffigurante un animale ritenuto uno spirito guida; nella zona atlantica si impose il gusto realistico, manifestato in statuette raffiguranti azioni musicali o religiose e nelle maschere da cerimonia. Di notevole interesse fu anche la realizzazione di pietre tombali e degli utensili di pietra vulcanica utilizzati per la macinazione del mais, alcuni dei quali, per la raffinatezza e la bellezza estetica, appaiono più oggetti scultorei che funzionali.
Caratteristica della penisola di Nicoya è la grande produzione di pendenti in giadeite e altre pietre verdi, sviluppatasi tra il 500 a.C. e il 700 d.C. circa.
Anche la produzione ceramica presentò una certa varietà stilistica, pur nell'ambito di un'influenza dell'arte maya. Le decorazioni policroma dei vasivariarono dai temi geometrici a quelli zoomorfi.
Utilizzando la tecnica della cera perduta, gli artigiani nell'antichità realizzarono monili in oro, rame e in lega.
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